L’Ufficio di Statistica della Camera di Commercio di Lucca rileva i prezzi di un paniere scelto fra i molti prodotti acquistati e venduti dagli agricoltori. Tutti i mesi i prezzi vengono comunicati all’Istat nazionale che procede, da diversi anni, al calcolo di due serie di indicatori: indici dei prezzi dei prodotti acquistati e venduti dagli agricoltori ai fini di una conoscenza e di una armonizzazione degli stessi. Le rilevazioni nazionali sono utili anche ai fini delle politiche agricole comunitarie che intervengono a sostegno dell’economia primaria di un Paese rispetto ad un altro.
La realtà agricola lucchese è relativamente importante dato che l’economia provinciale punta soprattutto sul settore secondario e terziario, in ogni caso vengono monitorati circa 80 prezzi tutti i mesi.
Dall’analisi degli andamenti intercorsi nell’anno 2008, si deduce immediatamente che il costo dell’energia grava in maniera incisiva sul costo dei prodotti finali. In particolare il costo del gasolio utile sia per il riscaldamento delle serre che per la trazione dei mezzi agrari ha trascinato al rialzo, nella prima metà dell’anno, tutti i prodotti.
Nel mese di gennaio il prezzo del gasolio da riscaldamento per serre era di 0,611 € al litro (senza Iva), si è poi assistito ad un progressivo aumento che ha avuto il suo picco a luglio con un valore di 0,822 € al litro, dato peraltro insolito visto che nei mesi estivi non ci sono richieste di gasolio da riscaldamento, il prezzo poi è sceso sino ad arrivare a 0,512 € nel mese di dicembre in considerazione del calo di prezzo del petrolio a barile.
In altre realtà provinciali a maggiore vocazione agricola, alcune aziende hanno convertito i vecchi impianti a gasolio con impianti a biomassa per poter riscaldare le proprie serre svincolandosi in questo modo dagli andamenti del prezzo del petrolio. Il duplice vantaggio di questa scelta consente di abbassare i costi di produzione e, contemporaneamente di limitare le emissioni di anidride carbonica nel rispetto degli obbiettivi comunitari.
I prezzi delle sementi si sono mantenuti stabili più o meno tutto l’anno, mentre il solfato di rame dopo aver subito fortissimi rincari nell’anno 2007 a causa dell’aumento del costo del rame, è leggermente sceso assestandosi su 2,45 € al chilo. Scoppiata la bolla speculativa sui cereali, anche l’orzo e il granoturco hanno subito cali di prezzo: quello alla vendita del granoturco farinoso ad esempio è passato da 0,255 € al chilo di gennaio a 0,16 di dicembre, l’orzo agli agricoltori costava in gennaio 0,278 e in dicembre 0,215 € al chilo. I prezzi dei cereali sono spesso determinati da fattori internazionali, non ultimo la Borsa Merci di Chicago che stabilisce i prezzi dei più importanti cereali commercializzati nel mondo.
Proseguendo l’analisi sui prodotti venduti dagli agricoltori, non possiamo omettere i fiori, uno dei prodotti cardine dell’agricoltura versiliese. Il prezzo delle rose a stelo lungo è salito da 0,90 € a 1,4 cadauna nel mese di febbraio, mese in cui, notoriamente la festa degli innamorati contribuisce ad elevare la domanda e quindi il prezzo, anche perché la rilevazione viene effettuata proprio a metà mese, il prezzo è rimasto abbastanza alto sino ad aprile per poi scendere notevolmente nel mese di maggio (mese a elevata produzione), il prezzo più basso è stato rilevato nel mese di settembre (0,285) per poi salire leggermente sino ad arrivare a 0,45 € nel mese di dicembre. Il prezzo non ha subito rincari perché, per scelta degli operatori e da loro informazione, sono state privilegiate le serre fredde o semi fredde risparmiando sul gasolio da riscaldamento, pertanto la qualità dei fiori è stata inferiore e di conseguenza anche il prezzo. Le rose bianche vengono molto richieste nei mesi di maggio e settembre (mesi delle spose) con conseguente aumento del prezzo. Più o meno stabili invece i prezzi dei Lilium (più alto il prezzo dei Lilium orientale rispetto alle altre specie).
Il prezzo degli agnelli, prodotto ovicolo, sale abbastanza rispetto ai mesi invernali: a gennaio un Kg di agnello (peso vivo) costava 2,8€, mentre a dicembre, il Natale e i rincari hanno elevato il prezzo a 4 €.
Vedremo nei mesi a seguire quali saranno gli andamenti dei prezzi che potrete comunque consultare sul nostro sito www.starnet.unioncamere.it territorio Lucca/analisi e dati/dati fondamentali/prezzi.