Tutela della Proprietà intellettuale nei rapporti con la Cina. Lanciato un progetto di collaborazione
Cina ed Unione europea hanno recentemente lanciato un’iniziativa per garantire i diritti di proprietà intellettuale: il Progetto UE-China per la tutela della Proprietà Intellettuale (IPR2).
Il progetto è frutto di una collaborazione multilaterale tra l'Ufficio europeo dei brevetti, l’omologo cinese (l’Ufficio di Stato per la proprietà intellettuale - SIPO), il governo cinese e la Commissione del Parlamento europeo.
Nonostante le norme per la protezione dei diritti della proprietà intellettuale (IPR) della Cina sia attualmente in linea con gli standard internazionali, il grosso problema rimane l’effettiva e concreta applicazione dei diritti di proprietà intellettuale.
La violazione del diritto d'autore e dei diritti di brevetto continuano ad essere praticata tanto che oltre il 70% dei prodotti contraffatti in tutto il mondo hanno origine in Cina.
Il Progetto UE-China per la tutela della Proprietà Intellettuale (IPR2) si propone un più efficace aggiornamento della normativa sulla proprietà intellettuale (IP) e una migliore protezione della proprietà intellettuale stessa.
L’Organizzazione Europea dei Brevetti (EPO) fornirà a tutti i soggetti competenze in materia di IP, lavorando a stretto contatto con l’omologo cinese (SIPO) e con parti amministrative e giuridiche degli organi del governo cinese e della Commissione Europea.
L'EPO ha peraltro già inviato a Pechino una squadra di assistenza tecnica (TAT) per lavorare assieme alle autorità locali ed ad altri 14 Uffici Nazionali degli Stati membri dello “European Patent Organisation”.
Nel corso dei prossimi 4 anni l’IPR2 si concentrerà sui seguenti settori di attività:
- Il rafforzamento dell’IP con la revisione delle normative sulla penalizzazione in ambito di brevetti in tutta la Cina, che saranno migliorate in termini di efficacia e nei tempi di risposta;
- L’istituzione e miglioramento dell’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nelle strutture amministrative;
- Sostegno per i detentori di diritti di proprietà intellettuale.
Riguardo a quest’ ultimo punto, la Commissione europea offre un orientamento diretto alle piccole e medie imprese (PMI) sui diritti di proprietà intellettuale in collaborazione con l’Help Desk di Pechino ed offre consulenza e servizi riguardo a violazioni dei diritti di PI con esperti sul territorio in collegamento con Pechino.
E’ prevista la realizzazioni di ulteriori Help Desk in altre città cinesi.
Il progetto prevede anche la possibilità di uno scambio di informazioni sulle procedure europee o cinesi, attraverso l’accesso ad una banca dati comune.
E’ infine in fase di sviluppo un programma informatico per tradurre il cinese mandarino in inglese che, una volta completato, sarà disponibile gratuitamente a tutti gli uffici europei per i brevetti e al pubblico.
Ulteriori informazioni in materia di diritti di proprietà intellettuale in Cina sono disponibili sul sito del progetto oppure sul sito EPO/UEB (Ufficio europeo dei brevetti – European patent Office).
L’UE-Cina IPR2, come parte del progetto di lavoro di sostegno dei titolari di diritti di proprietà intellettuale, ha pubblicato una serie di guide per le imprese europee e cinesi in cerca di consigli pratici su come proteggere i propri IP rispettivamente in Cina e in Europa: www.ipr2.org/roadmap.
Fonte: Banca Dati Merlino – Mondimpresa