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Horizon 2020: pubblicato il work programme 2018-2020

Alla fine di ottobre è stato pubblicato il Work Programme 2018-2020 di Horizon 2020, con il quale la Commissione europea intende investire 30 miliardi di euro per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione.

Tra le misure a sostegno dell’innovazione, va innanzitutto rilevata la creazione del  Consiglio europeo dell’innovazione, tramite il quale le Commissione mobiliterà 2,7 miliardi di euro per sostenere l’innovazione creatrice di mercato, cioè quell’innovazione ad alto potenziale di guadagno e di rischio capace di plasmare i mercati del futuro.

Il programma di lavoro 2018-2020 concentrerà poi gli sforzi su un numero minore di temi dalla dotazione più cospicua, le cosiddette “focus areas”, che sostengono direttamente le priorità politiche della Commissione:

1) Un futuro a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici – Con 3,3 miliardi di euro, questa focus area supporterà lo sviluppo di soluzioni che permettano di raggiungere, entro la seconda metà del secolo, le “zero emissioni” di carbonio e la resilienza ai cambiamenti climatici; lo stanziamento sarà perciò destinato a progetti per la produzione di energia pulita in quattro settori correlati e cioè energie rinnovabili, edifici ad alta efficienza energetica, mobilità elettrica e soluzioni di stoccaggio, oltre che per lo sviluppo e la produzione in Europa della prossima generazione di batterie elettriche; questa focus area sosterrà infine la creazione, a livello europeo, dell’Unione dell’Energia.

2) Economia circolare Questa focus area ha a disposizione 941 milioni di euro per sostenere l’ambizioso “pacchetto” della Commissione in materia di economia circolare; attraverso azioni di ricerca e sviluppo, verrà dato un forte contributo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di efficienza nell’uso delle risorse, nonché per la competitività delle industrie e la creazione di nuovi posti di lavoro.

3) Digitalizzazione e trasformazione dell’industria e dei servizi europei Questa focus area affronterà la combinazione di tecnologie digitali con le innovazioni in altre aree tecnologiche, così come sottolineato nella Strategia per il Mercato Unico Digitale. Questo settore offre infatti enormi opportunità per accrescere la competitività industriale, per alimentare la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro e per affrontare sfide sociali quali trattamenti medici personalizzati, mobilità più efficiente e più sicura, sicurezza alimentare e così via. Alla focus area sono destinati 1,7 miliardi di euro

4) Unione della sicurezza Questa focus area supporterà, con 1 miliardo di euro, l’attuazione delle priorità dell’Unione della sicurezza, quali la prevenzione e il contrasto ai reati gravi e alla criminalità organizzata, incluso il terrorismo; il miglioramento delle misure di sicurezza ai confini e la protezione delle infrastrutture da minacce, inclusi i cyber-attacchi; ricerca in minacce alla sicurezza, in particolare terrorismo, cybercrime, disastri naturali e causati dall’uomo e minacce ibride.

5) Migrazione – Sebbene non sia una vera e propria focus area, per questa priorità politica sono previste azioni di ricerca su tematiche quali la cause profonde dei fenomeni migratori irregolari, la gestione dell’immigrazione e l’integrazione dei migranti nelle società di arrivo. Il budget è di sposizione è di 200 milioni di euro

Nel contempo, Horizon 2020 continuerà a finanziare la scienza "motivata dalla curiosità" (spesso denominata ricerca fondamentale o di frontiera). Il programma di lavoro annuale del Consiglio europeo della ricerca per il 2018, adottato in agosto, consentirà di sostenere ricercatori di eccellenza con un finanziamento pari a quasi 1,86 miliardi di euro, mentre le azioni Marie Skłodowska-Curie, che finanziano borse per i ricercatori in tutte le fasi della loro carriera, riceveranno un nuovo impulso grazie a un finanziamento totale di 2,9 miliardi di euro nell'arco di tre anni.

Il nuovo programma di lavoro rafforzerà inoltre la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione: verrà investito oltre 1 miliardo di euro nelle 30 iniziative faro in settori di interesse reciproco.

Tra il 2018 e il 2020 saranno poi stanziati 460 milioni di euro allo scopo di sostenere gli Stati membri e i paesi associati che ancora non partecipano pienamente al programma, con l’obiettivo di sfruttare le sacche di eccellenza in Europa e nel mondo.

Un’altra novità riguarda l'introduzione del progetto pilota per il finanziamento forfettario, un approccio nuovo e più semplice per fornire sostegno finanziario ai partecipanti che sposterà l’attenzione dei controlli ex ante dalle verifiche finanziarie al contenuto tecnico-scientifico dei progetti.

Infine, il work programme segna un cambiamento decisivo nella promozione della scienza aperta, passando dalla pubblicazione dei risultati della ricerca nelle riviste scientifiche alla condivisione delle conoscenze in una fase più precoce del processo di ricerca. Al sostegno alla scienza aperta verranno destinati 2 miliardi di euro, mentre 600 milioni di euro saranno assegnati al cloud europeo per la scienza aperta e all'infrastruttura europea dei dati.

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Fonte NewFromBruxelles