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Prime applicazioni del benessere equo e sostenibile nelle politiche pubbliche

A seguito della riforma del bilancio dello stato varata nel 2016 in questo anno è cominciata l’applicazione del benessere equo e sostenibile nella programmazione. Per la prima volta è infatti stato allegato al Documento di Economia e Finanza 2017 un allegato relativo agli indicatori di benessere in Italia, in particolare:
per gli aspetti che riguardano il benessere economico il reddito medio disponibile aggiustato (vale a dire inclusivo del valore dei servizi in natura forniti dalle istituzioni pubbliche e senza fini di lucro) pro capite e l’indice di disuguaglianza del reddito disponibile
per gli aspetti del lavoro e della conciliazione dei tempi di vita il tasso di mancata partecipazione al lavoro
per la dimensione ambientale l’indicatore relativo alle emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti.
Dopo questa prima sperimentazione, è stata fatta dal Comitato per gli indicatori di benessere equo e sostenibile, istituito presso l’Istat, una selezione più ampia di indicatori, che a seguito dei pareri positivi  delle Commissioni della Camera dei Deputati e del Senato, dovrebbero essere a breve adottati con Decreto del Ministero Economia e Finanza.
Questa nuova selezione oltre ai quattro indicatori già sperimentati e sopra indicati, ne comprende altri otto, individuati tra i centotrenta indicatori contenuti nel Rapporto BES elaborato annualmente dall'ISTAT e dal CNEL:
- un nuovo indicatore, Incidenza della povertà assoluta, riguarda la dimensione "monetaria";
- gli altri indicatori allargano il campo all'analisi di dimensioni non monetarie del benessere, in particolare per la salute la Speranza di vita in buona salute alla nascita e l’Eccesso di peso, per l'istruzione l'Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione, per la dimensione lavoro il Tasso di mancata partecipazione al lavoro e il Rapporto tra i tassi di occupazione delle donne con figli e senza figli, per la sicurezza personale l’Indicatore di criminalità predatoria (ottenuto come somma delle vittime di furti in abitazione, rapine e borseggi espresso in rapporto alla popolazione),
per la dimensione rapporto tra cittadino e amministrazione pubblica, l'Indice di efficienza della giustizia civile, per la sostenibilità ambientale del benessere, le Emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti e un indicatore di Abusivismo edilizio.
Nell’adozione degli indicatori il Ministero terrà probabilmente conto delle osservazioni espresse in sede parlamentare, tra le quali la necessità di prevedere, ove possibile, un’articolazione per aree territoriali degli indicatori di benessere equo e sostenibile.