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La riorganizzazione del Sistema Regionale del Trasferimento Tecnologico

Il 6 settembre la Giunta regionale ha ritenuto opportuno, anche alla luce del nascente paradigma Industria 4.0, rivedere il Sistema Regionale del Trasferimento Tecnologico (SRTT).

Ricordiamo che il SRTT è attualmente composto dai centri di competenza (ad esempio il Polo Tecnologico di Lucca), dalle infrastrutture per il trasferimento tecnologico (ad esempio l'incubatore del Polo Tecnologico lucchese) e dagli organismi di ricerca (ad esempio IMT Alti Studi di Lucca).

Il documento della Giunta che illustra il processo di riorganizzazione, evidenzia che i maggiori risultati sul trasferimento tecnologico sono stati ottenuti attraverso il sostegno agli investimenti diretti delle imprese, quindi attraverso le azioni sulla domanda di innovazione, mentre non risultano ancora superate le problematiche inerenti l'offerta di innovazione, in particolare il rapporto del sistema della ricerca con le piccole e medie imprese.

Obiettivo della Regione è orientare maggiormente la propria azione verso il sostegno e la promozione delle attività finalizzate in primo luogo a favorire processi conoscenza e di scambio, tra imprese, tra imprese e sistema delle competenze, tra imprese e sistema della produzione di conoscenza, in secondo luogo a promuovere reti stabili di cooperazione come mezzo per consolidare la dimensione sistemica e cooperativa.

Per realizzare l'obiettivo vengono individuati i seguenti indirizzi:

a) consolidare la forma reticolare su base cooperativa come modalità di raccordo tra le componenti del sistema di trasferimento e in particolare assumere la Tecnorete regionale come soggetto di coordinamento programmatico, al cui interno far confluire la Rete regionale del sistema di incubazione e delle start-up house;

b) promuovere le infrastrutture di trasferimento tecnologico anche incentivandone l’utilizzazione da parte delle PMI nel quadro dei servizi qualificati alle imprese;

c) coordinare l’azione dei distretti tecnologici, come momento di sintesi operativa e di raccordo tra sistema produttivo e sistema del trasferimento tecnologico, tra il livello regionale e quello nazionale e comunitario. In questo ambito è prevista anche la confluenza del distretto tecnologico Fortis e del distretto tecnologico Automotive e Meccanica nel distretto Advancend manifacturing 4.0;

d) promuovere delle reti regionali specializzate di sostegno al sistema manifatturiero (e delle imprese in generale), che possono operare secondo due modalità:

- strutturazione operativa dei distretti tecnologici: azioni di divulgazione tecnologica, matching tra imprese e tra sistema produttivo e sistema della ricerca;

- realizzazione di specifici progetti strategici regionali (industria 4.0, sistema moda, nautica, nanotecnologie, turismo, agroalimentare).