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Residui di pesticidi nei cibi: nuove norme comunitarie

Residui di pesticidi nei cibi: nuove norme comunitarie

Dal 1° settembre una nuova normativa dell'UE, valida in tutti i Paesi membri, impone la totale uguaglianza di limiti sui residui di antiparassitari nei generi alimentari al fine di ridurre al massimo l’assunzione di tali sostanze ed evitare i conseguenti rischi per la salute.

La normativa elenca i livelli massimi di residui per un'ampia gamma di prodotti (carni, latte, frutta, verdura, noci, spezie, mangimi ecc.) ed interessa circa 1.100 sostanze utilizzate in agricoltura sia all’interno che all'esterno dell'UE. I limiti si applicano sia ai prodotti freschi, sia a quelli sottoposti a trasformazione, diluizione o concentrazione.

Nello stabilire i livelli massimi, la normativa tiene conto soprattutto delle esigenze delle fasce più vulnerabili dei consumatori, come neonati e bambini, e sancisce il principio che la sicurezza alimentare viene prima della protezione delle piante. Il rispetto della normativa nei paesi membri potrà essere soggetto al controllo della Commissione.

Per verificare i livelli massimi stabiliti per determinate sostanze o colture, è possibile consultare la banca dati on-line sui residui di antiparassitari.

Fonte: Governo.it - Dossier