Il 21 giugno 2012 è stato pubblicato in G.U. il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito delle iniziative predisposte dal Governo per disciplinare i rapporti di debito e credito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici e sbloccare le risorse necessarie per consentire i pagamenti che la PA deve al tessuto produttivo italiano.
Viene attuato lo strumento della certificazione per le imprese che vantano crediti (certi, liquidi ed esigibili) dovuti a somministrazioni, forniture e appalti nei confronti delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali.
Questo strumento potrà essere utilizzato per compensare debiti iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012 per tributi erariali, regionali o locali, ma anche per quelli nei confronti di INPS e INAIL, per ottenere anticipazioni bancarie e per cedere il proprio credito.
Ma guardiamo nel dettaglio la procedura che le imprese devono seguire per la certificazione in esame.
Si tratta di un processo standardizzato attraverso il quale i titolari dei crediti possono presentare espressa domanda compilando un apposito modello, in attesa che venga predisposta la piattaforma elettronica (allegato 3 del decreto). L'amministrazione entro 60 giorni dalla ricezione dell'istanza certifica che il credito è certo, liquido ed esigibile, oppure ne rileva l'insussistenza o l'inesigibilità, anche parziale del credito. La certificazione del credito non può essere rilasciata qualora risultino procedimenti giurisdizionali pendenti per quel credito. Come già accennato, nel caso in cui il fornitore risulti anche in una posizione debitoria nei confronti della P.A., il credito può essere certificato e conseguentemente ceduto, al netto della compensazione tra debiti e crediti.
Da segnalare: decorsi 60 giorni dalla presentazione dell'istanza senza che sia stata rilasciata la certificazione o rilevata l'insussistenza o inesigibilità del credito, il creditore può presentare istanza di nomina di un commissario ad acta alla competente Ragioneria Territoriale dello Stato.
Infine per attuare questo strumento il Governo si è fatto promotore di accordi e protocolli con le associazioni bancarie al fine di individuare un pacchetto di misure per far affluire liquidità alle imprese attraverso il sistema bancario.